Archivio mensile:Gennaio 2024

Addio a Natalino Merotto

Natalino Merotto

Il Circolo del Partito Democratico esprime il cordoglio e la vicinanza alla famiglia e agli amici di Natalino Merotto, 77 anni, che è mancato martedì mattina a Farra di Soligo.

Natalino, nostro iscritto per anni, è stato consigliere comunale del PCI e impegnato in politica da “vero partigiano” fino alle fine. Ci mancherà il suo contributo critico e vivace.

Lo ricordiamo volentieri con le parole di Miro Graziotin apparse sulla Tribuna di mercoledì 24 gennaio a pag. 26:

È mancato ieri mattina all’Istituto Botteselle di Col San Martino, dov’era ospitato da alcune settimane, Natalino Merotto, uno dei più fecondi animatori civili del Quartier del Piave.
Nato a Col San Martino nel giorno di Natale del 1946 ha trascorso la sua intensa vita tra lo studio, la politica e l’insegnamento. Laureato in Sociologia a Trento si è dedicato all’insegnamento al Fanno di Conegliano.
Tornato nel suo Quartier del Piave, si dedica con una passione totale all’attività politica affascinato dall’esempio di Loris Tormena indimenticato dirigente contadino che gli apre lo sguardo su quella società rurale in vorticosa trasformazione. Insegna e fa politica assieme a Donata Gai, medico e compagna di una vita impegnata a istituire nel Solighese le prime strutture di una medicina del territorio che diverrà con gli anni punto di forza della sanità pubblica.
Nell’ambiente scolastico si distingue per una didattica nuova e coinvolgente: molti suoi allievi ancora oggi ricordano con gratitudine quegli anni di scuola e tra essi alcuni protagonisti della vita economica e sociale del Veneto.

Si dedica con pari impegno nella sua comunità come consigliere comunale del PCI e come animatore culturale armato di cinepresa a raccontare il territorio ben prima del diluvio turistico degli anni duemila.
Rimane alle cronache, tra le altre, la sua strenua battaglia – vinta – per impedire la cementificazione della collina di San Vigilio a Col San Martino.
Un affetto particolare lo legava al Mazarol, associazione imprescindibile per la rinascita di Cison di Valmarino, cui ha dedicato energie e passione, a all’Anpi, di cui aveva rinnovato la tessera 2024.
Lascia la figlia Laura, ricercatrice al Politecnico di Zurigo, e tanti amici attoniti e un silenzio dolente ai piedi della chiesa di San Martino dove viveva in solitudine in compagnia dei suoi libri e dei suoi ricordi. Con lui finisce il lungo Novecento nel Quartier del Piave.